Assago (Milano), 29 giugno 2022 – Vicinanza e solidarietà del Milano Latin Festival per il cantante Vergo, dopo i fatti accaduti durante la sua esibizione nella serata #ITALIATON, progetto del Milano Latin Festival rivolto a promuovere nuovi talenti della scena Latin Urban italiana. Due spettatori durante l’esibizione del giovane talento siciliano lo hanno offeso e insultato. Sono stati allontanati dal festival dagli uomini della sicurezza immediatamente dopo l’accaduto.
Ecco quanto segnalato dallo stesso artista sui social:
“Che gioia tornare a esibirmi su un palco, al @milanolatinfestival. E no! non me l’ha tolta nemmeno sentirmi dire “ric***ne, ti faccio diventare io maschio”. Ieri sera durante il mio live un ragazzo urla, mi punta il dito e mi dà del ric***ne, affermando che mi avrebbe fatto “diventare maschio”. Ad ogni gesto di omofobia rispondo con un messaggio di celebrazione dell’amore. Poi tesoro mio, comportandoti così, non hai proprio idea di cosa significhi essere maschio, sei solo un co****ne omofobo. Questo momento non mi ha tolto l’entusiasmo di esibirmi sul palco del @milanolatinfestival, una realtà che sognavo di vivere e condividere e che da subito mi ha accolto a braccia aperte con un calore che ha reso tutto indimenticabile. Ringrazio Gloria e tutto lo staff del @milanolatinfestival siete speciali. 2022 divertiamoci ️
Nonostante l’accaduto l’artista è rimasto soddisfatto ed entusiasta di essere salito su un grande palcoscenico come quello della Ticketmaster Arena del Milano Latin Festival.
Coglieremo l’occasione per invitare nuovamente Vergo al Festival e saliremo tutti sul palco insieme a lui.
Il Milano Latin Festival condanna ogni forma di violenza fisica e verbale e condanna certi episodi come nella vicenda accaduta ad Elettra Lamborghini, il 19 giugno scorso. Anche lei amica del Festival latinoamericano. Chi offende per qualsiasi motivo il prossimo, non fa parte della grande famiglia del mondo della musica e del Milano Latin Festival.
La Direzione dopo quanto accaduto ritiene doveroso alzare la voce e ha deciso di aderire al #PRIDEDAY per sensibilizzazione una cultura aperta e inclusiva. Milano Latin Festival per i giorni 1,2 e 3 luglio in coincidenza con la fase finale del MilanoPride 2022, colorerà con le bandiere arcobaleno l’ingresso della manifestazione e consentirà l’ingresso ad un solo euro (area Festival) a tutti coloro che si presenteranno ai botteghini con un simbolo, un vessillo, una bandiera, un foulard o altro con i colori del Pride.
Il Milano Latin Festival promuove integrazione, cultura, folklore e musica del mondo latinoamericano ed è riconosciuto come uno dei festival più importante al mondo. Una storia trentennale, prima come Latinoamericando e poi, dal 2015 sotto la direzione di Fabio Messerotti, come Milano Latin Festival, che si scontra e combatte gli stereotipi di ogni genere.
Quest’anno in particolare dopo due anni di stop forzato causa pandemia, siamo tornati e fra mille difficoltà organizzative, siamo riusciti a mettere in piedi un calendario di eventi straordinari ma ci costringono a chiudere a mezzanotte (fino al 2019 il festival poteva restare aperta fino alle 2).
Perché? “Perché la movida, termine nato per celebrare arte, cultura, musica e spettacolo di notte, oggi viene accomunata alla delinquenza. – spiega Fabio Messerotti – Chi organizza eventi ci tiene alla sicurezza del proprio pubblico e per questo il nostro festival è super sicuro: metal detector all’ingresso, 80 fra donne e uomini della sicurezza e bodyguard a richiesta che accompagnano i visitatori nei parcheggi remoti. Ma ovviamente noi, come tutti coloro che organizzano eventi, non abbiamo strumenti e competenze per garantire la sicurezza per le strade delle città. La decisione di chiudere il festival a mezzanotte è stata presa da un assessore alla sicurezza con preconcetti verso la comunità latina e che crede di essere uno sceriffo.
Una decisione che punta palesemente a fare fallire un progetto che con i proventi di concerti e ristorazione ha potuto fino ad oggi garantire eventi folkloristici e culturali realizzati in collaborazione con associazioni e rappresentanze diplomatiche latinoamericane. Un atteggiamento che riteniamo discriminatorio che rischia di fare fallire il nostro Festival. Anche perché per il prossimo anno saremo costretti a traslocare in altra sede in quanto l’amministrazione comunale sta mettendo a punto un nuovo regolamento che prevede la durata massima di 45 giorni per i festival sul territorio, compreso montaggio e smontaggio. Il Milano latin festival dura mediamente 65-70 giorni oltre a 15 giorni per il montaggio e altrettanti per lo smontaggio delle strutture. In poche parole, ci stanno dicendo: andatevene”.
Noi amiamo tutti e rispettiamo le regole. Chiudiamo a mezzanotte. Ma siamo senza bavaglio.