La storia delle origini della Musica Latina in Italia è una rassegna delle memorie, raccontata dagli stessi protagonisti con un programma ricco di incontri con spettacoli, conferenze, proiezioni, mostre ed eventi musicali.
Ospitata all’interno della manifestazione estiva del Milano Latin Festival, nasce il Museo delle Americhe e Caraibi. Questo progetto, voluto dal DJ e storico della Salsa Carlos Ugueto e da Hector Villanueva, mira alla diffusione della musica latinoamericana e caraibica come espressione di cultura.
Una ricca esposizione di copertine di vinile, ma anche di manifesti e cartelloni, è presente al Museo delle Americhe e Caraibi. La collezione è arricchita da articoli e fotografie originali, in un breve, ma intenso panorama della storia salsera.
L’attuale museo è un’anticipazione di quello che in un futuro progetto vuole diventare una struttura polifunzionale, in grado di offrire supporti diversi per accompagnare il visitatore.
Tra le idee in cantiere, la programmazione di video storici riguardanti i grandi personaggi di questo genere e l’organizzazione di eventi con ballerini professionisti, spaziando dall’afro cubano alla charanga, pachanga, cha cha cha, mambo, descarga, boogalow, salsa urbana, salsa romantica, merengue, salsa erotica, salsa metropolitana. Tutto con interventi e spiegazioni sulla storia dei balli.
Inoltre verrà presentata una selezione di musica dal vivo con percussioni dai ritmi rituali fino ai ritmi cumbia, merengue, plena, bomba per finire con la musica ballabile.
Programma Culturale
25 Giugno 2017 – ore 20.00 “DESCARGA LATINA”
con il Gruppo di Carlos Ugueto y su Sonido Sabroso.
26 Giugno 2017 – ore 20.00 Esibizione di Salsa
La “Salsa”, o più propriamente Casino, è il ballo di coppia nato inizialmente come genere coreografico, ballato su vari generi musicali, ed attualmente danzato principalmente sulle note dell’omonimo genere musicale. La salsa, sebbene il ballo sia unico, si sviluppa in vari stili che si differenziano principalmente per gestualità e figure.
Nei paesi d’origine, il ballo della salsa ha sempre fatto parte della cultura e dell’identità collettiva in modo molto radicato. La versione che è stata esportata nel mondo occidentale, ad uso delle scuole di danza, dei circoli, delle balere, è spesso “modificata” confezionata secondo lo stile della salsa da spettacolo, contrapposto invece alla salsa da strada, ovvero quella propria dei paesi caraibici.
Nella salsa da strada, ritroviamo infatti un modo di ballare legato all’improvvisazione estemporanea, a volte poco coreografico, e improntato soprattutto nei movimenti corporei effettuati in perfetta sintonia con il partner e con la musica.
La salsa da spettacolo, invece, è più figurata e costruita, si dà maggiore risalto allo stile dei movimenti negli spazi e nei tempi “canonici” del ritmo, numerose sono le coreografie e le sequenze di passi codificate e acquisite come bagaglio personale dei ballerini; e a volte, ciò va a discapito della “spontaneità” istintiva nel sentire ‘proprio’ il ritmo e le vibrazioni musicali. Ad ogni buon conto, pregi e difetti sussistono in entrambi gli stili.
Anche in questo genere, non mancano le contaminazioni con altri balli: alcuni maestri infatti, insegnano passi che includono dei movimenti presi a prestito dall’hip hop, dal funky, spesso inserendoli nelle coreografie abituali. In genere, ciò che attrae il principiante e lo invoglia ad imparare questo ballo, è innanzitutto il clima di divertimento e allegria evocato dal tipico ritmo musicale, movimentato e festoso. Un altro motivo è senz’altro la socializzazione: questo tipo di ballo infatti, specie nelle scuole di salsa, presuppone ed invita ad instaurare rapporti umani con i vari partner.
27 Giugno 2017 – ore 20.00 Esibizione di Merengue
Il merengue è una danza caraibica nata nella Repubblica Dominicana intorno alla metà del XVI secolo. Tuttavia la disputa sulla sua origine resta ancora irrisolta.
Il Merengue è il ballo nazionale della Repubblica Dominicana e rappresenta una sintesi dei 3 elementi che hanno formato la cultura del paese. Il “tipico” gruppo musicale di merengue è formato da un suonatore di güira (strumento dei nativi dominicani), uno di tambora (strumento africano) e uno di fisarmonica (strumento europeo).
Si dice che le radici di questo ballo siano da ricercare ad Haiti, ma questo è contraddetto dal fatto che il ‘Merengue’ fosse diffuso in molti altri paesi dell’America Latina già nel 1800. La parola merengue significa meringa (una preparazione dolce a base di albume di uova e zucchero a velo). Non si conosce il vero motivo per cui questa parola sia stata associata al genere musicale, si pensa però che sia a causa della traccia del movimento dei ballerini sulla pista da ballo che ricorderebbe quella del movimento necessario a montare l’uovo nella preparazione del dolce.
La sua vera e propria diffusione inizia con gli anni Trenta grazie all’incontro con il jazz che determinò la formazione di orchestre più grandi e negli anni Cinquanta, con la diffusione del genere latino-americano negli Stati Uniti e in Europa, il merengue conobbe un discreto successo: veniva ballato anche sulla musica del samba e su tutti i ritmi afro-latini dotati di un battito molto accentuato. Alla fine degli anni Ottanta il merengue si diffuse nelle discoteche, in una forma per la verità più veloce e quasi melodica; il rinnovato successo di questo ballo di coppia, oltre che polarizzare l’attenzione verso i musicisti Juan Luis Guerra, Jossie Esteban, Fernando Villalona e gruppi come la Coco Band, ha stimolato la crescita dell’interesse nei confronti di tutta la musica latino-americana.
28 Giugno 2017 – ore 20.00 Esibizione di Cumbia
La cumbia è una musica popolare, un canto e una danza colombiana. Tale danza di coppia è nata all’interno degli eventi relativi alla conquista spagnola, che ebbe inizio nel 1538 con la distruzione della popolazione dei Chibcha. Solo nel 1886 la nazione fu chiamata Repubblica di Colombia (in omaggio a Cristoforo Colombo). Finché fu colonia spagnola, ebbe il nome di Nuova Granada.
La cumbia è emanazione diretta della cumbiamba, una danza in circolo che uomini e donne di colore eseguivano a piedi nudi sulla sabbia, in riva al mare, attorno ad un grande falò. È importante fissare bene questo passaggio per capire che danza è la cumbia e ipotizzare quale sia la sua origine. La denominazione è africana. In molti dialetti parlati dagli africani il termine “kumb” significa suono, rumore o frastuono. Quando gli africani furono impiegati nelle sterminate piantagioni della Colombia coloniale, le piantagioni stesse furono chiamate kumbè, per via dei suoni e dei rumori che gli schiavi producevano durante il lavoro.
Oggi in uso come ballo di coppia in Colombia e nelle zona amazzonica del Perù, Argentina e Cile i ballerini ballano stando di fronte a coppie senza contatto diretto avanzando ed indietreggiando insieme.
29 Giugno 2017 – ore 20.00 Omaggio a Juan Formell y los Van Van
All’anagrafe Juan Climaco Formell Cortina, nato il 2 agosto 1942 all’Avana, nel corso della sua lunga carriera è stato il direttore, il bassista, il compositore e il produttore della band. Snello e con il sorriso facile, Formell ha imparato la musica ai piedi di suo padre Francisco, flautista e pianista. Ha iniziato a suonare a 15 anni e da giovane è entrato a far parte di diversi importanti gruppi cubani, collaborando con Guillermo Rubalcaba, la Carlos Faxas Orchestra e l’Orquestra Revé nel 1967, a cui ha dato un contributo significativo con l’uso del basso elettrico e delle tastiere.
Abile fantasista, nel 1969 ha fondato i Los Van Van, che grazie alle musiche ballabili e al suono innovativo dato dalle contaminazioni jazz e rock nel tipico Son cubano, sono diventati presto la più nota orchestra di Cuba, attirando un ampio seguito sull’isola e all’estero. Con una produzione di oltre 30 dischi tra studio e live, i testi delle sue canzoni raccontano la storia sociale dell’isola e ne riflettono gioie e preoccupazioni, con un onnipresente senso dell’umorismo e un tocco picaresco. Formell ha anche messo in musica le poesie del poeta Nicolas Guillen ed ha scritto colonne sonore per il teatro e il cinema.
30 Giugno 2017 – ore 20.00 Nuovi Ritmi Latini
Il “Reggaeton”, spesso pronunciato con accento spagnolo reggaetón, è una forma di musica reggae nata a Porto Rico ed a Panama verso la fine degli anni ottanta e diventata popolare tra i giovani latino-americani all’inizio degli anni novanta, quindi diffusasi tra il pubblico del Nord America, dell’Europa, dell’Asia e dell’Australia durante i primi anni del XXI secolo.
Il reggaeton miscela musica giamaicana con influenze del reggae e del dancehall, con ritmi dell’America Latina come la bomba e la plena, e sonorità tipiche della musica Hip hop. La musica è inoltre combinata con il rapping in lingua spagnola. Le influenze di questo genere si sono diffuse tra le più ampie comunità latino-americane degli Stati Uniti così come tra il pubblico del Centro e Sud America. Il suono del reggaeton è caratterizzato da uno stile recitativo e un ritmo sincopato prodotto elettronicamente, accompagnato da diverse melodie, che servono d’appoggio; questo ritmo ha la sincronizzazione caratteristica che guida la maggior parte delle canzoni. Il reggaeton, come il suo antenato, il regge in spagnolo, presenta aspetti influenzati da altri stili che si ascoltano in Giamaica, ispirati a suoni afro-caraibici, come per esempio il calipso e la soca. Sebbene questo genere subisca le influenze di stili come l’hip hop e la dancehall giamaicana, è sbagliato definire il reggaeton come la versione “latina” di questi generi. In quanto, il reggaeton ha un suo specifico beat ed un suo peculiare ritmo, considerando che il Latin rap è semplicemente hip hop registrato da artisti con ascendenze latinoamericane. Il ritmo tipico del reggaeton viene individuato con il termine “Dem Bow”, che deriva dal titolo di una canzone dancehall giamaicana, scritta da Shabba Ranks, che rese popolare e aiutò la diffusione di questo tipo di ritmo nei primi anni ’90.